mercoledì 11 aprile 2018

CORSO ICP 7-8 APRILE

Con tre giorni di ritardo pubblico qualche riflessione sul corso ICP appena trascorso: due giorni intensi, due giorni di pratica profonda, affrontata con grande entusiasmo da tutti gli ICP, ognuno per il proprio livello. Il lavoro da fare è tanto, in quanto l'hek ki boen non è un sistema tecnico (nel senso di non costruito su sequenze di tecniche, sezioni ecc..), e portare il corpo a comprendere un nuovo modo di muoversi non è sempre così immediato...anche perché sennò non staremmo sul tatami a sudare! Nella giornata di domenica siamo scesi nello specifico della strategia di combattimento da continuare a studiare durante le  sessioni di sparring. Insomma tanto sudore, tanto entusiasmo e tanta voglia di crescere e far conoscere questa stupenda disciplina! Go to the next level!


lunedì 15 gennaio 2018

Armi e allenamento…poi c’è HKB

L’utilizzo delle armi si perde nella notte dei tempi, essendo state utilizzate da sempre per cacciare , quindi sopravvivere, ed avere la possibilità di difendersi da animali (uomini compresi) più grossi e prestanti. Gli elementi di lotta e combattimento a mani nude si sono evoluti successivamente. Divenne necessario sapersi difendere senza armi per motivi di sopravvivenza, come nel caso di perdita delle stesse sul campo di battaglia, oppure per  motivi “politici”, come in giappone, in cui venne proibito portare armi alla corte dello shogun.  La durata del periodo medioevale, ha inciso sulla conservazione degli stili di combattimento in modo significativo, infatti il motivo per cui le arti di combattimento orientali sono arrivate quasi integre fino ai giorni nostri è essenzialmente perché il medio evo orientale è durato più del nostro, contribuendo al radicamento culturale ed alla conservazione di queste discipline.
In alcuni sistemi è stato conservato (come forma) l’utilizzo con armi pesanti, tipo mazze ferrate, mazze chiodate ecc… che oltre ad avere un utilizzo in guerra per riuscire ad arrecare danni anche ai soldati con armatura, hanno un effetto benefico sul corpo, ovvero la decompressione delle articolazioni e uno sviluppo in forza elastica dei tessuti, muscoli, legamenti, annullando il riflesso artro-cinetico. Il riflesso artro-cinetico è la risposta sistemica del nostro corpo alla compressione di una articolazione: maggiore è la compressione, minore sarà la forza. L’utilizzo di armi più leggere permette di “liberare” l’articolazione in tutti i gradi di libertà dell’articolazione stessa, oppure di mantenere e rinforzare i piani di movimento preferenziali dello stile che stiamo praticando.
E se tutto questo fosse possibile con il proprio corpo? In HKB parliamo spesso di “frusta e peso”. Frustare (senza arrivare al limite delle articolazioni, per non provocare microtraumi che nel tempo si traducono in lesioni più gravi) ha lo stesso scopo: decomprimere l’articolazione. Mettere il peso, oltre a dare ai colpi una profondità diversa, aumenta ancora di più la decompressione, aumentando proporzionalmente la forza elastica. Ecco perché in HKB ci muoviamo nel medesimo modo, con armi e senza (chiaramente cambiano altre cose) e l’utilizzo delle medesime non è riservato agli eletti, ma una volta capita la biomeccanica corretta, può essere aperto a tutti, motivo in più per praticare questo sistema di kung fu.